Data:

17 marzo 2016

Tempo di lettura:

2 minuti

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Il servizio di assistenza alla persona viene ad essere compreso in nove  nuclei (denominati Soggiorni), articolati in relazione ai bisogni socio-assistenziali delle persone accolte. Sono coordinati da un Responsabile che raccorda la diversità dei bisogni con gli interventi da attuare, al fine di garantire la salute, il benessere e la soggettività della persona.

Il Servizio è garantito da personale in possesso del titolo di Operatore Socio Sanitario ed assicurato nell’arco delle 24 ore compresi i giorni festivi.

L’attività assistenziale prevede la cura individuale della persona e le diverse prestazioni di assistenza igienico-sanitaria:

  • la cura della persona e l’aiuto in tutte le operazioni di vita quotidiana, con tecniche e metodologie dirette alla tutela ed al recupero dell’autonomia funzionale, secondo direttive personalizzate definite per ciascun residente;
  • la messa in atto di relazioni-comunicazioni di aiuto con il residente e la famiglia al fine di realizzare l'integrazione sociale ed il mantenimento e recupero dell'identità personale degli assistiti;
  • la collaborazione con le altre figure professionali presenti presso la struttura per il raggiungimento del “risultato di salute” globale;
  • la somministrazione di alimenti e bevande, su istruzione del Responsabile di Soggiorno anche per quanto attiene gli aspetti dietetici e/o legati all’assunzione di bevande alcooliche;
  • lo svolgimento di interventi per favorire la socializzazione dei residenti nel contesto comunitario della struttura;
  • lo svolgimento dei bagni protetti e delle attività connesse di cura della persona;
  • il controllo e la variazione delle posture, in particolare durante il servizio notturno e l’esecuzione di tecniche dirette alla prevenzione e alla cura delle piaghe da decubito, secondo le prescrizioni impartite dal Responsabile di Soggiorno;
  • la realizzazione di attività finalizzate a rallentare i processi di progressiva perdita delle abilità funzionali e alla prevenzione delle sindromi da immobilizzazione, attraverso la deambulazione ed il metodo di lavoro per progetti;
  • la collaborazione con altre professionalità (infermieri professionali, fisioterapisti, logopedisti, educatori animatori, ecc.) per la realizzazione della metodologia di lavoro multiprofessionale e la partecipazioni a lavori di gruppo ed alle attività dell’Unità Operativa Interna.

Tre ospiti nella saletta con la televisione

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Ultimo aggiornamento

15 maggio 2023